DIARIO/ Sulla solitudine

La solitudine è la patria delle anime grandi
(Anonimo)

Ecco, riflettevo sulle solitudini e su quanto in questo nostro tempo appaiono inadeguate, inaccettabili e incomprensibili da condividere, di fronte a un modello sociale di estrema efficienza che ci vorrebbe sempre partecipi, allegri, positivi.

Oggi essere dei solitari genera spesso sentimenti ambigui negli altri, di incomprensione e non accettazione, ma un sistema che non lascia spazio sul piano emotivo e psicologico è un sistema malato, da cui bisogna dissentire e che bisogna avere il coraggio di combattere, se necessario.

Se la solitudine è uno stato d’animo che nasce talvolta dal sentirsi interiormente isolati o emarginati, è anche vero che la solitudine rappresenta la condizionre necessaria e indispensabile per affrontare il proprio viaggio interiore, come fonte di esperienza costruttiva e creatività.

Dissociarsi, dissentire per proteggere se stessi  e la propria interiorità , ecco che cosa mi sento di dire ai giovani e ai meno giovani che nella vita prima o poi inciampano o inciamperanno nei pregiudizi, nei preconcetti e nelle opinioni frettolose di questa “società globale”.

Il primo grande disagio l’uomo lo prova al momento della nascita, quando passa dall’acqua all’aria. Il secondo quando si rende conto che il suo destino è morire. Alcuni, poi, ne vivono un terzo: il disagio dell’isolamento (Fabrizio De Andrè)

Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine.
Al di la’ di ogni salutare disciplina, sii delicato con te stesso
(Paul Eluard)

Intersezioni
Pittura/ Solitudine di Mario Sironi
Poesia/ Arold Pinter, poeta della solitudine esistenziale
Saggi/Solitudine di Gramsci, Politica e poetica del carcere di B. Anglani
[by Mapi]

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~ di Maria Pina Ciancio su gennaio 28, 2008.

22 Risposte to “DIARIO/ Sulla solitudine”

  1. la solitudine non è una malattia ma solo un modo di porsi e affrontare la vita. Spesso, più di quanto si è disposti a credere, si è più soli in compagnia che non nel proprio salotto. Insomma, l’uomo è un animale sociale e appunto per questo deve anche godere della propria solitudine

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  2. Ma che bello quest’altro luogo! Sei instancabile 😀
    Sono contenta: un altro luogo che mi somiglia e dove venire a rifugiarmi. 🙂

    Un abbraccio.

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  3. @Panirlipe (infatti la solitudine non è una malattia, ma un modo di essere talvolta per scelta libera, talvolta per scelta obbligata; ciò che mi lascia interdetta è -purtroppo- la non accettazione e la non condivisione, talvolta, di questo particolare stato d’animo)

    @Stafania,che bella sorpresa trovarti qui stamattina…un abbraccio carissimo
    Mapi

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  4. sì, però deve essere quella solitudine dolce, cercata, voluta e amata. A volte esiste anche quella amara e subìta. Io amo la solitudine e il silenzio, per questo spesso me ne viene fatta una colpa, ma sto bene con me stessa. Grazie Mapi per essere passata sul mio blog 🙂

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  5. @ Ire – Mi ha molto colpito quel tuo riferimento alla Duras, che racconta sicuramente tanto della scrittura, della lettura e dei “silenzi in ombra” di cui spesso abbiamo bisogno per proteggerci gli occhi dagli abbagli violenti della luce. Ti leggo con piacere. Grazie di esserti fermata Mapi

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  6. Si hai ragione, è quello che bisognerebbe suggerire ai ragazzi e proprio ieri ne parlavo con loro. Mi hanno guardato con occhi sbarrati come se li invitassi a quella solitudine che è isolamento, poi pian piano hanno capito e mi hanno detto di averne paura, ma che ci avrebbero pensato. Hanno paura della solitudine e del silenzio: dciono di amare il frastuono, ma poi in realtà non sanno più chi sono.
    Io è di questo che sento il bisogno molto spesso e qui da te, mi sento bene, Giulia

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  7. ..da qualche parte nel mio cuore RITORNANO queste parole: “la verità è una pausa tra due silenzi..”
    Me ne hai fatto ricordare, con le lacrime dietro gli occhi.

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  8. Ed eccomi qua nel seguirti. Mi ha colpito molto questo post, in particolare: “Dissociarsi, dissentire per proteggere se stessi e la propria interiorità , ecco che cosa mi sento di dire ai giovani e ai meno giovani che nella vita prima o poi inciampano nel qualunquismo, nei preconcetti e nel giudizio frettoloso di questa “società globale”.”
    E’ bello quanto hai scritto…con stima, VL

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  9. @ Cara Giulia, un pensiero e un abbraccio condiviso, anch’io credo che tra i giovanissimi di oggi vi sia tanta superficialità e molto “rumore”. Rifuggono il silensio, la riflessione, l’andare a fondo e il nostro mestiere diventa sempre più difficile, talvolta deludente(sarà che oggi è una giornata no!) Un bacio 🙂

    @ f. piccola, sono felice di trovarti qui (tanto), ti lascio questo pensiero di Isabelle Allende: “Silenzio prima di nascere, silenzio dopo la morte. La vita è puro rumore fra due inesorabili silenzi”. (I. Allende)

    @ Viller, sei davvero una bella persona… Grazie di avermi raggiunta un questo luogo d’ombra. Mapi

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  10. Uhmm..arrossisco..grazie! 🙂

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  11. ho nella mente un’immagine. Eduardo De Filippo seduto in una stanza a fianco di una montagna di libri. Recitava di libri per vecchi che aiutano ad assaporare la solitudine. I giovani devono vivere e non hanno tempo per interessarsi alla solitudine e neanche devono vivere tramite i libri ma raccontare la propria storia ogni giorno.

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  12. Dissociarsi, dissentire per proteggere se stessi e la propria interiorità , ecco che cosa mi sento di dire ai giovani e ai meno giovani che nella vita prima o poi inciampano nel qualunquismo, nei preconcetti e nel giudizio frettoloso di questa “società globale”.

    sono parole che sento anche mie insieme all’aver provato il disagio dell’isolamento che, scientemente, pertpetuo in questa ostinazione.
    grazie mapi, bacio
    e cambio link, così ti seguo qui, questo blog mi piace molto

    Alivento ha detto questo su Febbraio 2, 2008 a 10:44 pm

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  13. @ Viller, se arrossisci, diventiamo rosso-neri però… 😉

    @ Guimm, “il valore del tempo” è dato sempre da ciò che di bello, sognante e irripetibile ci accade.

    @ Alivento, un abbraccio “condiviso” dunque, da questo mio angolino piccolopiccolo e silenzioso…

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  14. la solitudine è la parente intima della debolezza e della grandezza dell’essere umano (anonimo)
    dopo questa bella frase vi dico che esistono due tipi di solitudine quella imposta che si dovrebbe chiamare isolamento, quella cerca (quella che amo) che ci porta ad essere a contatto con noi stessi per un attimo. in più secondo me e questo che distingue i timidi da estroversi i primi sono concentrati su stessi non ecocentrismo, più riflessivi, mentre gli estroversi sono più concentrati su gli altri e dimenticao se stessi.
    dopo questa converenza accademica e noiosa vi dico la solitudine non sempre una cosa negativa ma puo anche essere positiva.

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  15. ha volte si dice che la solitudine aiuta ha ritrovare il proprio io,diffidate da chi lo dice,la solitudine è una cosa orrenda che ti marcia dentro è ti squarcia l’anima.solo in un certo punto della tua vita capisci che la tua vita ormai è passata e tu l’hai vissuto da solo come un lupo solitario.

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  16. c’è chi dice che si nasce solitari.bè non è vero.in un punto estremo della tua vita devi decidere tu se vivere un’ esistenza di solitudine e dolore ho di passione e sentimento.

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  17. molte persone quando mi parlano dicono molto spesso queste parole “ma ragiona” non riuscendo ha capire sono la pietà,la compassione,il perdono,una vita,una personaq accanto con cui parlare ed esprimere tutta la mia rabbia e le mie paure,i miei pianti siggillati dentro di me con una colla che resiste alle cannonate e che prima,o poi,mi lasceranno con un vuote dentro,nel profondo della mia anima,uno squarcio irreparabile

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  18. se io fossi una rana in uno stagno immezzo ad altre rane bè di sicuro nessuno mi conoscerebbe.allora mi chiedo in questa società,in questo mondo,sono strana io ho l’altra gente immatura,che non riescono ha vedere oltre ad un corpo.e ancora mi domando in questo mondo la più sola sono io ho loro.una delle tante domande della vita senza alcuna risposta.

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  19. c’è un proverbio che dice “meglio soli che malaccompagnati”bè per chi,come me, è sempre solo alla ricerca di un scopo nella vita,senza mai trovare una sola raggione per continuare ha vivere questo proverbio bè non vale.infondo io cosa sono solo un piccolo sputo sulla terra in confronto alle migliaia di migliaia di persone sul mondo.la mia esistenza non può portare niente di buono nella vita della gente.

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  20. … quello che posso fare adesso è darti un abbraccio. Scrivimi quando vuoi. Mapi

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  21. ci sono due tipi di solitudine:la prima è quando scegliamo noi la solitudine cioè quando le persone che conosciamo ci disprezzano e quindi scegliamo di chiuderci in un mondo tutto nostro.il secondo tipo è quando la solitudine è forzata cioè già da quando nascimo siamo posti ad una selezione chiamiamola divina e Dio deve scegliere tra gloriosi nella vita ho anonimi solitari dalla nascita.

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  22. avvolte la solitudine ci avvolge rendendoci incapaci di essere ciò che desideriamo,avvolte ci anulla.ma molto spesso amiamo questa condizione.e avvolte vivere nella solitudine di noi stessi serve x per comprendere che in questa vita siamo in bilico tra solitudine e follia.

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