POESIA/ Delle madri, Marina Minet
Una poesia scelta tratta dall’ultima raccolta poetica della scrittrice sarda Marina Minet “Delle madri” (Edizioni L’Arca Felice 2015), illustrata con grafiche interne ed esterne da Roberto Matarazzo.
Di Madre
Di madre s’apprende il tatto
il timbro dei suoi fianchi
su perimetri al fiato dell’istinto
linee e curve
nutrite già di pianto
sfasando caos e accenti di frontiere
S’apprende battito sbocciato
frugando labbra e lune assenti
per farne ascolto
fra talco e fasci
imbevuti a suoni muti
e il fiuto allo sfinirli
per farne meta viva
Di madre s’apprende il canto
e il non bastare su notti spesse d’ansia
dure come briciole
fra palpebre sfiancate
S’apprende il senso che cerca e mai si scova
rosolato nel ricercare all’infinito
quel che già c’è, eppure
schiva vanto
Di madre s’apprende artiglio
neon screziato
volto a finestre chiuse
su lamenti sopiti a gelo degli inverni
Corolle e steli di stupori a briglia sciolta
su tele nude in pasto a ingegno da incitare
Di madre s’apprende angoscia
di grida scandite come rosari
Invidie annidate su occhi a parte
E vagito di lupa
striato a sfascio
di quel che fu
su ventagli aperti
chiusi a croce in un istante
Di madre s’apprende il cuore
la falda eterna che si corona
al primo cenno
dietro motivi stranieri ai casi
Di madre s’apprende il nome
e il non bastare sangue a darle ode
il tramonto del suo volto
lasciandone memoria che non muore
(p.36)
(poesia già apparsa nella raccolta del 2006 “Le frontiere dell’anima, Ed. LiberodiScrivere)
Blog Rituali Minet https://ritualimarinaminet.wordpress.com/
L’ha ribloggato su Rituali Marina Minet.
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Marina Minet said this on settembre 12, 2015 a 6:24 PM |