LIBRI/ Pensieri di Pascal
Questi sono i sentimenti che nascerebbero in un cuore pieno di equilibrio e di giustizia (B. Pascal)
Da una rilettura di questi giorni, un brano illuminante e significativo di Pascal sull’amor proprio:
La natura dell’amor proprio e dell’io umano consiste nell’amare solo sé e nel considerare solo sé. Ma cosa potrà fare? Non saprebbe impedire che l’oggetto che ama sia pieno di difetti e di miseria; vuole essere grande e si vede piccolo; vuole essere felice e si vede miserabile; vuole essere perfetto e si vede pieno d’imperfezioni; vuole essere l’oggetto dell’amore e della stima degli uomini e vede che i suoi difetti gli procurano solo la loro avversione e il loro disprezzo. La confusione in cui si trova produce in lui la più ingiusta e la più criminale passione che sia possibile immaginare; perché concepisce un odio mortale contro questa verità che lo ammonisce e lo convince dei suoi difetti. Desidererebbe annientarla ma, non potendo distruggerla in se stessa, per quanto gli è possibile, la distrugge nella propria conoscenza e in quella degli altri; ciò vuol dire che mette ogni cura nel nascondere i propri difetti agli altri e a se stesso, e che non sopporta che glieli si facciano vedere né che li si veda.
E’ indubbiamente un male essere pieni di difetti; ma il male maggiore è esserne pieni e non volerlo rionoscere; poichè vi si aggiunge anche il male di un’illusione voontaria. Non vogliamo che gli altri ci ingannino; non troviamo giusto che gli altri vogliano essere stimati più di quel che meritano; dunque non è neppure giusto ingannarli e volere che ci stimino di più di quel che meritiamo.
Così, quando essi scoprono in noi imperfezioni e vizi che effettivamente abbiamo, è chiaro che non ci fanno alcun torto, perchè non ne sono essi la causa, anzi ci fanno un bene perchè ci aiutano a liberarci da un male, che è l’ignoranza di queste imperfezioni. Non dobbiamo adontarci che ci conoscano e ci disprezzino; perchè è giusto che ci conoscano per quel che siamo e ci disprezzino se siamo disprezzabili.
Questi sono i setimenti che nascerebbero in un cuore pieno di equità e di gustizia. Che cosa dunque dobbiamo dire del nostro cuore, vedendovi una dispsizione del tutto contraria? Non è forse che odiamo la verità e o coloro che ce la dicono, e preferiamo che si ingannino a nostro vantaggio, e vogliamo essere stimati diversi da quello che siamo in realtà? […]
da pensiero n. 100 (L’amor proprio)
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kin'xp said this on gennaio 25, 2009 a 3:40 PM |
è molto interessante anche la biografia di Pascal scritta dalla sorella
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Giuseppe said this on gennaio 25, 2009 a 4:05 PM |
grazie Giuseppe, sto leggendo anch’io, insieme ai Pensieri, la vita di Pascal scritta dalla sorella Gilberte Périer (ho comunciato proprio questa notte) 🙂
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maria pina ciancio said this on gennaio 25, 2009 a 4:22 PM |
“E’ indubbiamente un male essere pieni di difetti; ma il male maggiore è esserne pieni e non volerlo rionoscere”.
Più che difficile, è doloroso ammetterlo. Ci vuole fatica, coraggio, forza e profonda onestà. Chi veramente ne è in grado?
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ggugg said this on gennaio 26, 2009 a 6:56 PM |
Ciao Mapi… anche se ho cambiato nome (vediamo di aggiornarci!!!) il succo rimane lo stesso!!! 🙂
un abbraccio. paolo
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blu said this on gennaio 27, 2009 a 5:51 PM |
ggugg, Paolo, vi leggo qui con tanto piacere. Mapi
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maria pina ciancio said this on gennaio 29, 2009 a 8:36 PM |
“…gli uomini necessariamente sono soggetti alle passioni: e sono fatti in modo tale da commiserare quelli a cui accade del male e da invidiare quelli a cui capita del bene, e… sono più portati alla vendetta che alla misericordia; ed inoltre… ciascuno pretende che tutti vivano a modo suo, e che approvino ciò che egli stesso approva e rifiutino ciò che egli stesso rifiuta. In tal modo accade che, poiché tutti parimenti desiderano essere primi, entrano in conflitto e fanno tutto quanto è possibile loro per opprimersi a vicenda; e quello che risulta vincitore si gloria di più per il danno arrecato all’altro che per il vantaggio conquistato per sé…”
dal ‘Trattato Politico’ di Spinoza
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Alice said this on febbraio 2, 2009 a 2:29 am |
Uno dei peggiori difetti dell’uomo è proprio quello di non voler riconoscere i propri limiti ed il male che alberga dentro di sè… In questo modo non si vigila su se stessi, il rpimo “luogo” dove dovremmo guardare. Un abbraccio, Mapi. Giulia
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giulia said this on febbraio 3, 2009 a 3:21 PM |
Un saluto passeggero Mapi! 🙂 Ma hai ancora un posticino tutto tuo per le foto?
Filippo
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Filippo said this on febbraio 6, 2009 a 7:34 PM |