VIAGGI/ La Certosa di San Lorenzo a Padula

Al crepuscolo sentivo di divenire inanimato ed eterno (…) giunto al silenzio, e liberato nel mio profilo come le montagne (Alfonso Gatto)

Ho ancora la sciarpa al collo, ma la primavera è già negli odori che aleggiano leggeri tra la vegetazione del parco, i chiostri, i giardini, gli interni del convento.
Un ritorno. Un viaggio dell’anima, dove l’immensità degli spazi riempie la mente e il cuore talvolta stanco, talvolta tenero d’infanzia. Consumo così l’assenza dei pensieri e resto sotto il grido di un volo rapido, tra lastre d’aria e soglie di silenzi,  in una ferma eternità.

La Certosa di Padula, nel Parco del Cilento, conosciuta anche come Certosa di San Lorenzo, è fra le più grandi e famose Certose esistenti in Italia, seconda per grandezza solo a quella di Parma.
Il monastero, dedicato a San Lorenzo,  fu fondato per volontà di Tommaso San Severino, nel 1306, sul sito di un esistente cenobio e crebbe di dimensione e di importanza nei secoli,  fino a quando gli ordini monastici non furono soppressi e i tesori saccheggiati e dispersi.
Nel 1998 la Certosa è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Oggi al suo interno ospita il museo archeologico della Lucania che raccoglie una collezione di reperti provenienti dagli scavi delle necropoli di Sala Consilina e di Padula.

A casa. Non ho scattato foto in questo viaggio, ma su internet ho trovato una interessante galleria fotografica di Michele Grieco. Da visitare per scoprire il fascino e  l’anima immortale e senza tempo della storia. 
[by Mapi]

© Testi e  immagini di mia proprietà non possono essere utilizzati senza il mio consenso personale

~ di Maria Pina Ciancio su marzo 13, 2008.

20 Risposte to “VIAGGI/ La Certosa di San Lorenzo a Padula”

  1. Sembra quasi un viaggio tormentato, spaventato dal grido di quel volo rapido, come se fosse un aereo in fase d’attacco. E poi le lastre d’aria, pesanti, che forse non fanno entrare i pensieri ma nemmeno lasciano liberare la mente. E le soglie di silenzi, che fanno pensare al buio, alla paura di entrare. Ma forse non è tutto questo. La Certosa ispira serenità e la Lucania deve essere molto bella.

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  2. @PANIRLIPE, forse c’è anche questo, ma non solo. In ogni viaggio siamo sempre diversi, stratificati, distratti dal rumore della vita che si incaglia a tratti; l’essenziale è la disposizione all’accoglienza. La Certosa è un monumento straordinario e la lucania anche. Un abbraccio Mapi

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  3. in un viaggio ci si mette sempre in discussione. E’ vero, l’importante è la disposizione all’accoglienza, solo così si cresce.

    In ogni cosa che scrivi traspare molto l’amore per la tua terra, sembra quasi un reportage che va a colpire l’animo

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  4. La certosa uno dei luoghi che intendo visitare la prossima estate.
    Intanto raccolgo informazioni e mi gusto le foto della galleria di Michele Grieco.
    Ognuno di noi intraprende viaggi nel viaggio della vita.
    Interessante il tuo…perché ti muovi attraversando un tempo immobile e perché riempi la tua mente e il tuo cuore di uno spazio immenso dove ci si può perdere ma anche raccogliere.
    Ognuno di noi vive lo spazio e il tempo in modo differente ma ha cmq bisogno di uno spazio e di un tempo per determinare il proprio passaggio, il proprio essere, la percezione della propria esistenza.
    Ti abbraccio
    Maria Grazia

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  5. @MARIA GRAZIA e chissà che proprio questo non possa essere per noi il viaggio dell’incontro 😉 Per qualsiasi informazione chiamami. Ti ringrazio infinitamente per le belle parole sul senso del tempo che tra l’altro condivido a pieno. Un abbraccio Mapi

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  6. Sono stata alla Certosa di Padula molti anni fa, ricordo i bellissimi viali ottagonali, il porticato e l’atmosfera di quiete e serenità che infondeva dentro.

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  7. In alcuni ambienti della Certosa fu girato molti anni fa il film -favola di Francesco Rosi “C’era una volta…”, con Sophia Loren e Omar Sharif.

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  8. @NIC i viali ottagonali sono davvero unici, ma il porticato è percorribile oggi solo in parte; l’atmosfera credo invece sia sempre quella che tu ricordi. Un abbraccio Mapi

    @MASSIMO grazie della segnalzione, non sapevo di questo film e a dire il vero non avevo neppure pensato di percorrere le tracce cinematografiche della Certosa. Chissà quante altre pellicole saranno state girate in questo suggestivo scenario medioevale… Ciao Mapi

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  9. Sono tre o quattro anni che non passo da Padula…. Chissà se i lavori all’interno della Certosa sono terminati.
    Se va in porto il progetto “Grande Lucania” questo straordinario monumento diventa, forse ritorna, patrimonio della nostra regione.

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  10. @ASTRONIC… allora devi ritornarci! 😉 e approfittare della primavera.
    I lavori di ristrutturazione, al momento, sono solo nel parco. All’interno è possibile visitare abbastanza (solo al piano superiore, dove dovrebbe essere dislocata anche la biblioteca o ciò che rimane di essa, è vietato l’accesso al pubblico). Un abbraccio mattutino Mapi

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  11. se non fosse così lontana…
    un mio amico mi parlava sempre della Lucania e io mi chiedevo cosa ci fosse di tanto particolare. Ora comincio a capirlo.

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  12. Metto in programma una visita. Da quelle parti, poi, si mangia divinamente e a poco prezzo 😉

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  13. @PANIRLIPE la Certosa non è proprio in Lucania, ma col tempo chissà … 😉

    @ASTRONIC quando vuoi ti consiglio un posticino “divino”…! 😉

    Mapi

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  14. che sciocco…è vero. E’ che ormai ti ho associato alla Lucania e quindi, anche se parli di Viserba io immagino altro. Ora che ci penso, Matera è in Lucania? Se è così…allora ci sono stato. Sono proprio ignorante…

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  15. La Certosa, prima luogo di scoperta, poi sempre luogo di sosta nei viaggi in auto dal nord, prima di affrontare la discesa dal golfo di Policastro. Tranne che nell’ultimo trascorso anno, perché non è luogo da vivere soli, perché la bellezza va condivisa, perché è più giusto rammentarla (rivederne le luci, risentirne il respiro…) insieme. Consolarsi pensando che da secoli i sassi della prima corte attendevano anche i nostri passi, per regalere loro un po’ di tempo lungo, un po’ di eternità. La ricordo nei primi anni Settanta, ancora un po’ selvaggia, caprette a brucare non lontano; la ricordo invasa dai bambini all’inizio di questo secolo per ascoltare la storia di Carlo Pisacane (ricordate anche Mercantini “quando furon dlla Certosa ai mui…”). Quanti intrecci di storia e di storie, per regalarci un tempo un po’ più lungo, un tempo un po’ più denso. Buona domenica a Maria Pina e a tutti, Eleonora

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  16. @ELEONORA che bel dono questo tuo ricordo. Ecco, solo questo, grazie da me e da chi lo leggerà. Un saluto affettuoso Mapi

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  17. Grazie Maria Pina per la citazione della Foto Gallery. La Certosa si trova in prossiminità del confine delle regioni Campania e Basilicata. Non c’è dubbio che le due valli limitrofi, quello di Diano e dell’Agri siano ricchi di testimonianze storiche dei fasti passati. A tutto ciò si aggiungono angoli paesaggistici a dir poco fiabeschi. Saluti da Pisa. Michele

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  18. Un saluto carissimo a te Michele. Mapi 🙂

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  19. Mancavo da un po’… ho letto dei libri che hai letto negli ultimi tempi, m’hai fatto venir voglia di spendere un po’ di soldi in libreria… ma prima devo finire la pila che ho comprato già… eheheh.
    Allora ripenso al bellissimo Chiostro della Certosa e immagino di girarvi intorno a pensare, o a pregare, o a immaginare…

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  20. mi fa piacere Stefano, che tu conosca la Certosa…

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